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Per la morte di D. Ciccio.
Al Sig. Abbate Francesco Bagni.
Chi finor trionfò del Tempo avaro:
Chi per lume d’ingegno era sì chiaro
4Ecco d’atro pallore al fin dipinto.
Di funebre cipresso il capo cinto
Ecco quei, che d’allor le Muse ornaro:
Ecco, o Francesco, il prezioso, il raro
8Pregio del Mondo tutto, eccolo estinto:
Or tu con atto officioso e mesto
In nobil urna il cener suo riponi
11Aspergendol di pianto egro, e funesto;
Indi alla vista publica l’esponi,
Con sopra un bullettin, che dica — In questo
14Vaso è la quintessenza de’ C....
La Morte.
cclxxxvii. Picchia sempre infedel, sempre inclemente
Regio Tetto, e villan (giusta l’avviso
4Del Venusin) con piede indifferente;
Quella crudel, per le cui man di gente
Si riempe l’Inferno, e ’l P....
Con un colpo mortal ha finalmente
8Al viver di D. Ciccio il fil reciso.
Or per tal accidente ho gran temenza.
Che il Mondo manchi, e fe poch’è fioriva,
11Omai declini a la deficienza;
Che a chi perde un C.... (da cui deriva
L’esser uman) vien meno in conseguenza
14Mezza la facoltà generativa.
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