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A D. Ciccio, in occasione del grand’armamento de’ Principi tutti d’Europa.

clxxxix.
D.
Ciccio, e qual del Ciel Astro inclemente

     Nell’Europa influisce alte ruine!
     Qual sorse a risvegliar Furia nocente
     4Ne’ Regi figli suoi rabbie ferine!
Già forma ogn’un di lor d’armi, e di gente
     Argine poderoso al suo Confine,
     E si minaccian vicendevolmente
     8Incendj, e crudeltà, straggi, e rapine.
Or io, vago d’oppormi a tanto male,
     Porgo incessanti al Ciel voti, e preghiere
     11Per una santa pace universale.
Onde pur tu, C .... n’abbi a godere
     Tra sì gravi rotture, in forma tale,
     14Che non t’occorra più cinto, o bragbiere.


D. Ciccio esorta i Principi Cristiani ad unirsi con l’Imperatore contro il Turco.

cxc.
D.
Ciccio al suon di Tromba Marziale

     Armato d’un Aonio corsaletto
     Ha sfoderato un bellico Sonetto
     4Per dar coraggio al Campo Imperiale.
Quindi con energia sesquipedale
     Lo concita, e sospinge a dar di petto
     Nella posterità di Macometto,
     8E farne un crudo scempio universale.
Or questa sua cotal composizione
     Ha mosso in ciaschedun generalmente
     11Una più ch’ordinaria ammirazione.
E ciò, perchè l’uffizio del C ....
     Non è, se non di propagar la Gente,
     14Ed ei cerca mandarla in dispersione.