Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
3 |
La Concezione di D. Ciccio.
iv. Al formar di D. Ciccio erano intenti,
Dal Trono suo fra lucidi fulgori,
4Parlò Giove col Sole in questi accenti:
Tu ne’ due giorni prossimi seguenti
Sospendi al Ciel di Lucca i tuoi splendori,
E immobil fra gli opposti abitatori
8Arresta il passo a’ tuoi Corsieri ardenti;
Che se per opra già del Fato istesso
Nel concepirsi d’Ercole si vide
11Tre dì sotterra il lume tuo soppresso,
Oggi pur con tal grazia il Fato arride
Al concepirsi d’un, che deve anch’esso
14De’ C..... del Mondo esser l’Alcide.
Artificio della Natura nella formazione di D. Ciccio.
v. Di praticar con la maggior finezza
Gli estremi sforzi del suo gran potere
4Nel fare un uom di tutta compitezza.
In somma ebbe intenzion di far vedere
Con un opera tal l’esquisitezza
Della sua mano, e del suo gran sapere
8Il valor, l’eccellenza, e l’acutezza.
Pria dunque n’ideò l’architettura,
Poi fatto di D. Ciccio l’embrione
11Con una somma diligenza, e cura,
Gli diede al fin la forma d’un C.....
E disse: Ne la sferica figura
14Più che ne l’altre stà la perfezione.