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(16) Giovanni Fantuzzi nelle sue Memorie della vita di Ulisse Aldrovandi, Bologna 1774, pag. 19. not. 10, su questo argomento pubblicò quanto segue: La cattedra de’ semplici fu istituita in Bologna come straordinaria l’anno 1534, ad imitazione di Padova, che l’anno avanti, cioè nel 1533, ne avea dato il primo esempio. A Padova pertanto resta l’onore della più antica cattedra di Materia medicinale, e quello pure della prima cattedra di Botanica, essendo provato che questa non fu aperta nè a Bologna nè a Pisa se non molto dopo che qui l’apri il Guilandino, giacchè Luca Ghini non insegnò, pria nell’una e poscia nell’altra Università, se non la dottrina de’ semplici, ossia la Materia medica.

(17) Questa macchina, ristorata ed anche ricostruita in più tempi, fu nel corrente anno rinnovata del tutto sopra un sistema idraulico più conveniente; ed ora merita osservazione per la esattezza e solidità della costruttura, nonchè per la copia d’acqua che manda all’Orto, d’assai maggiore di quella che vi portavano le macchine precedenti.

(18) Veggasi la ducale dei 16 Dicembre 1567 di Pietro Loredan, che sopprime la lettura de’ semplici alla Università, e conferisce al Guilandino la facoltà d’insegnarla nell’Orto. Fu ripristinata tal cattedra solo nel 1594 con ducale di Pasquale Cicogna 19 Aprile, e fidata a Prospero Alpino.

(19) Sino dall’anno 1574 con ducale dei 28 Dicembre di Alvise Mocenigo era stato cresciuto lo stipendio del Guilandino fino a ducati trecentosettanta, però coll’obbligo di pagare ei medesimo due lavoranti per l’Orto. Questo assegno per la ducale di Nicolò da Ponte dei 24 Maggio 1578 crebbe poscia a ducati seicento.

(20) Hortus Patavinus, cui accessere V. Cl. Melchioris Guilandini medici botanici cluentiss. (sic) conjectanea synonymica plantarum eruditissima, publicante Jo. Georg. Schenckio. Francof. MDC, 12.°

(21) Ved. Lettera dei Riformatori dello Studio dei 23 Dicembre 1590 nel Tomo XXI. carte 138 degli Atti degli artisti.

(22) Ved. Lettera dei Riformatori dei 9 Settembre 1592 nel Tomo XXI. carte 141.

(23) Ved. Lett. dei Rif. dei 2 Ottob. 1624, e dei 19 Novemb. 1625.