Pagina:L Orto botanico di Padova nell anno 1842.pdf/51


39

chi innalza sugli altri il maggiore di questi a più che sei metri di elevazione.

La distribuzione delle piante nell’Orto tutto è per ordini naturali, tranne una sola parte del medesimo, ove stanno raccolte tutte le piante medicinali che vivono in piena terra, ed una porzione di quelle che crescono lungo il muro di cinta, e si coprono nell’inverno. Vi si coltivano presso a diecimila specie, che riuscì di raccorvi dopo la spaventosa gragnuola, che nel dì 26 Agosto 1834 l’avea disertato, e ristretto appena a tremila. Tiene operosa corrispondenza con cinquantadue Orti botanici dei più cospicui d’Europa, quali sono quelli di Mosca, Pietroburgo, Dorpat, Kiew e Varsavia nell’Impero Russo; di Vienna, Gratz, Lipsia, Dresda, Pillnitz, Gottinga, Amburgo, Cracovia, Erlangen, Monaco, Berlino, Grifiswald, Erfurt, Bonn, Königsberg ed Halle negli Stati Germanici; di Trieste nell’Illirico; di Pesth nell’Ungheria; di Ginevra è Zurigo nella Svizzera; di Montpellier, Dijon, Strasburgo, Lione e Parigi nella Francia; quello di Lovanio nel Belgio, di Copenaghen nella Danimarca, della Società di Orticoltura in Londra; nonchè con tutti gli Orti botanici d’Italia, quali sono quelli di Venezia, Bassano, Milano, Monza, Lainate, Pavia, Genova, Torino, Rivoli, Pisa, Siena, Firenze, Bologna, Modena, Parma, Ferrara, Roma, Napoli e Palermo. Vegliato da un direttore o prefetto dell’Orto, ch’è pure il professore di Botanica, ajutato da un assistente che dura in posto due o al più quattro anni, coltivato da un giardiniere o custode, un Sottogiardiniere, tre operai fissi e tre allievi, ha un assegno ordinario per le sue spese di manutenzione e cultura di austriache lire 2900 (2522 fr.), in cui però sono compresi gli stipendii degli operai. Oltre questi, la Sovrana munificenza provvede ogni anno con assegni speciali ai bisogni staordinarii dell’Orto; talchè puossi affermare che in questi ultimi sette anni a redimerlo da quello stato di povertà e di disordine a cui l’aveano condotto i patiti disastri, e la età sua che già tocca i tre secoli, vi si profusero nulla meno che venti-