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Marsili. Vi conducono quattro grandi portoni, ornati al di fuori di una fontana con ampia vasca; ed oltre a ciò, quello a settentrione è decorato della statua di Teofrasto, erettavi dal podestà di Padova Federico Venier; quello a levante di una simile di Salomone, innalzata dal podestà Domenico Tiepolo; ed il terzo o meridionale dovea portare la statua di Dioscoride, che però non vi fu mai collocata. Colossali pilastri in pietra, chiusi da robusti cancelli di ferro e bronzo, compongono i portoni suddetti. La superficie dell’Orto, per viali maggiori e minori, retti e curvi, è divisa in più spartimenti di varia forma, guardati presso che tutti da cancelletti di ferro: gli spartimenti stessi sono, oltre ciò, ripartiti ancora in ajuole disposte in varia e regolare figura, contornate tutte di cordonata di pietra, la quale separando l’una pianta dall’altra, serve a tenerle ognor divise e distinte. Qui fermano l’attenzione due Magnolie d’insigne altezza, che si contano fra le prime introdotte in Italia; una Ginkgo biloba, una Quercus coccifera di mole straordinaria, e due scelte piantagioni di vegetabili della Nuova Olanda, del Perù, dell’Africa boreale, e d’altri climi più miti, che crescono in piena terra lunghesso il muro di cinta, ov’esso. guarda fra levante e ponente, e sono divise in due parti; la occidentale delle quali chiamasi Conserva delle lastre, la orientale Conserva verde. Ambedue vengono riparate nel verno coll’applicare in autunno alla balaustrata del muro stesso un tetto mobile ed un’invetriata al dinanzi, che poi si tolgono a primavera. Egli è a questo provvedimento che dee l’Orto di Padova la bellezza e la mole di quelle piante, che altrove allevate in vaso, appena vivono rappiccolite e stentate; fra le quali vuol essere veduto un bell’albero d’Hibiscus mutabilis, e grandi individui di Clerodendron fragrans, Brugmansia candida, Ficus elastica, Acacia vera, Garuga pinnata; più specie di Eucalipti, di Lauri, di Metrosideri, di Melaleuche, di Leptospermi; e sopra tutti una maestosa Palma a ventaglio ( Chamaerops humilis var. arborescens), che da un folto cespuglio di otto tron-