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drea Candiano, che aveva incominciato il servigio sin dal 20 Febbrajo del 1748. Ma questi pure lasciò il Giardino nel 1753; per cui con lettera 30 Maggio dell’anno stesso fu eletto a primo giardiniere, cominciando dal nono giorno del mese stesso, quel Pietro Arduino veronese, che distintosi poscia come botanico, ottenne di essere nominato a professore di Agricoltura in questa stessa Università.

Alla morte del Pontedera la custodia dell’Orto fu affidata alla perizia e diligenza dell’Arduino, e ciò sino alla nomina di Giovanni Marsili di Venezia, che reduce da viaggi fatti all’oggetto di arricchirsi ognor più di cognizioni scientifiche e letterarie, ma particolarmente botaniche, fu eletto a professore di lettura ed ostensione de ’ semplici ed a prefetto dell’Orto con ducale 24 Gennajo 1760 di Francesco Loredan. Adoperossi tosto il Marsili a rifornir l’Orto di piante, ed a ristorarne i pregiudicati edifizii. Fra le opere da lui fatte merita particolare menzione l’innalzamento considerevole di tutta l’area interna ed esterna dell’Orto, onde preservarlo dalle frequenti inondazioni del vicin fiume; nella quale occasione fece rialzarne gli argini, ripararne il ponte e la porta. Pubblicò egli le seguenti Memorie:

Fungi Carrariensis Historia. Patav. 1766, fol.

Descrizione della Firmiana, stampata nel primo volume dei Saggi scientifici e letterarii dell’Accademia di Padova 1786, pag. 106.

Del genere e di una nuova specie di Phytolacca, stampata nei Saggi stessi, tomo III. Parte I. pag. 104, anno 1794.

Lasciò inedite alcune Notizie del pubblico Giardino dei semplici di Padova, che furono pubblicate per le stampe nel 1840; nonchè un’altra operetta Dei Patrizii Veneti dotti nella cognizione delle erbe, e dei loro Orti botanici più rinomati, che si stampò l’anno stesso; gli autografi delle quali si custodiscono nella biblioteca dell’Orto. Erudito, letterato e botanico, il Marsili coltivando più studii mise insieme una bella raccolta di libri di vario genere, in cui però prevale la parte botanica: la quale acquistata poi dal suo successore il Cav.