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s’era offerto di scrivere, e per cui aveva ricevuto lettere e rimunerazioni onorevoli dai Riformatori dello Studio in data dei 13 Settembre 1741, dei 20 Marzo 1744, e dei 27 Gennajo del 1747. Questo suo manoscritto, che ora conservasi nella biblioteca dell’Orto stesso, è composto di sette volumi di varia mole, nel primo dei quali n’è incominciata la storia la quale però non arriva che alla morte del Guilandino, e vi sono poi i cataloghi delle piante coltivatevi sotto ai varii Prefetti, co’ sinonimi aggiuntivi dal Pontedera; negli altri vi stanno osservazioni botaniche da lui fatte, figure che a queste si riferiscono, e notizie storiche da lui raccolte relative all’Orto ed ai professori.

Malgrado l’avversione sua alle innovazioni allora fresche dell’immortale Linneo, e specialmente al sistema sessuale, e malgrado il poco conto in cui il Linneo sembrava avere le opere del Pontedera; pure fu riverito e lodato dai primi botanici del suo tempo, l’Eistero, il Monti, il Tilli, il Ludwig, l’Haller; ed il Linneo stesso trovò giusto di intitolargli un genere che portasse il nome del professore di Padova. Fu onorato della estimazione di quanti lo conobbero di persona, fu amato qual fratello dall’illustre Poleni, qual figlio dall’immortale Morgagni. Dopo la morte sua decretò il Senato che gli venisse eretto marmoreo busto in quell’Orto ch’egli aveva del nome e dell’opera sua mirabilmente nobilitato.

Sotto la prefettura del Pontedera a Santo Migliorini, che aveva abbandonato il servigio dell’Orto, fu sostituito con lettera dei 23 Dicembre 1727 dei Riformatori il fratello di lui Antonio Migliorini, che da qualche tempo lavorava nell ’ Orto stesso; ed a Silvestro Latini, che da diciassette anni teneva il posto di primo giardiniere, fu aggiunta con lettera 5 Giugno 1738 l’opera del di lui figlio Giovanni, il quale avendo in appresso assai negletta la coltura dell’Orto, e cagionata la perdita di due rare piante, fu cacciato dal servigio con lettera 4 Marzo 1748 dei Riformatori. Incaricato allora il Prefetto di proporre persona a ciò idonea, lo fece egli profferendo un An-