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strata che ancor rimaneva a farsi sulla quarta parte del muro che cinge l’Orto, e sta a diritta di chi entra in questo per la porta occidentale, la quale ripresa nel 1726, venne condotta a termine l’anno 1829. Furono ristorati gli altri edifizii dell’Orto stesso, ed assicurato il lato settentrionale del medesimo con fondamenta e con muro dalle corrosioni e dagli straripamenti del fiume. Di molte delle benemerenze del Pontedera resta memoria in una lapide murata nel sianco interno del gran portone esteriore alla diritta di chi entra, che così leggesi:

DANIEL • I • DELPHINUS
SENATOR • PRAESTANTISSIMUS
URBIS • PRAEFECTUS • ET • PROPRAETOR
AEDES • PUBLICAS • AC • STIRPIUM • HYPOCAUSTA
REFECIT • SUBSTRUCTIONIBUS • ET • PARIETE
PERPETUO • CONTRA • FLUMINIS • VIM • MUNIUIT
SUMMO • BOTANICES • FAUTORI
JULIUS • PONTEDERA • HORTI. PRAESES • B. M. P.
ANN. CIↃIↃCCXLIX.

Da molto tempo era costume di assegnare all’Orto per suoi bisogni ordinarii cencinquanta ducati veneti; ma al Pontedera vennero fatti assegni più generosi, e perciò trovasi ch’egli nel 1751 vi spese lire venete 2893: 16; nel 1752 lire venete 3455: 3; nel 1753 lire venete 3153: 17; che a lui vennero compensate, aggiungendovi quel tanto che oltrepassava l’assegno ordinario dei ducati centocinquanta. L’utile suo servigio fu in più occasioni rimeritato di onorevoli encomii dal suo Governo, e gli valse sempre maggiori aumenti dello stipendio, sino a che nel 1752 con ducale 20 Maggio di Francesco Loredan fu portato sino a ducati 1400. Però, oltre la prefettura dell’Orto e la ostensione dei semplici, il Pontedera teneva ancor la lettura, come raccogliesi dalla ducale 7 Agosto 1721 di Gio. Corner, quantunque contemporaneamente avesse tal cattedra il prof. Gio. Maria Rossi; per cui è da credere che il pri-