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invece ed al tutto a curare la parte degli ornamenti, abbandonandone la coltura e le piante all’arbitrio di que’ due tristi. I quali mandando un dì più che l’altro in dileguo le ricchezze vegetabili accumulate dai precessori, lo avrebbero certamente condotto di corto allo stremo della miseria, se non veniva fortunatamente a ricattarlo dalle infedeli mani la operosa sollecitudine del Pontedera. Nominato alla prefettura ed alla ostensione de’ semplici con ducale dei 16 Marzo 1719 del doge Giovanni Corner, senza mettere tempo in mezzo si fece a ristorar l’Orto dalle sue perdite, a ritornarlo alla buona coltura, ad animarne e in uno ad ammonirne i coltivatori. Ma e le cure e le esortazioni erano gittate; chè un bel dì, mentre egli viaggia pei monti ad oggetto di raccorre altre specie per arricchirnelo, gli Andreola ne sprecano per denaro e gli utensili e le piante: il che conosciutosi dal Pontedera, ed avvisando infruttuoso ogni più mite provvedimento, chiese e, malgrado il mal locato favore, ottenne lettere dei Riformatori del 5 Dicembre 1721, che ordinavano la espulsione di que’ malvagi dall’Orto pubblico. Vi fu sostituito nel giorno stesso un operajo nella persona di Santo Migliorini, e li 3 Marzo 1722 fu nominato a giardiniere Silvestro Latini di Siena, a ciò proposto dal Pontedera. Da una informazione sull’Orto nostro, che leggesi nel volume vigesimo primo degli Atti degli Artisti, ritraesi che al Pontedera erano state consegnate dal suo predecessore soltanto quattrocento piante e centotrenta vasi; locchè basta a far conoscere a che stato fosse ridotto l’Orto. In pochi anni però per cura del suo Prefetto ve n’erano ben 7000 individui, oltre 5000 e più coltivati nei vasi (28). Per opera del medesimo vi si eressero due stufe maggiori e due minori, tutte e quattro riparate da vetri; si costruirono due forni sotterranei per riscaldare le conserve mobili, fabbricandone una nuova lunga 96 piedi, ed ampliando l’altra che già esisteva; e fra la casa del Prefetto e le stufe si edificò una terrazza a vôlta, sotto cui riparare nel verno di molte piante. Oltre ciò, sotto la prefettura del medesimo fu continuata e compiuta la balau-