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Trapassato il Guilandino, fu con ducale dei 10 di Novembre del 1590 di Pasquale Cicogna dato l’incarico di Custode dell’Orto ed Ostensore dei semplici a Jacopo Antonio Cortuso, gentiluomo padovano, nella cognizione dell’erbe spertissimo, e coll’assegno di cento ducati. Assuntone appena il governo, chiese egli ed ottenne che fosse cinto di fossa l’Orto per impedirne le inondazioni [[ Pagina:L Orto botanico di Padova nell anno 1842.pdf/57|21]], e due anni dopo furono a sua richiesta apprestati per Marco Manante fiammingo tubi di piombo per derivare l’acqua dalla macchina posta dal Guilandino alle varie parti dell’Orto stesso[[ Pagina:L Orto botanico di Padova nell anno 1842.pdf/57|22]]. Questo fu a di lui cura arricchito per guisa, che ne uscirono in luce due cataloghi ragguardevoli delle sue piante: l’uno sopra citato pubblicatone dallo Schenckio col titolo di Hortus Patavinus, Francof. 1600, 12.°; l’altro intitolato L’Horto dei semplici di Padova. In Venetia appresso Girolamo Porro 1591, 12.°: entrambi i quali danno una medesima enumerazione dei vegetabili che ivi si coltivavano del 1591, e sommavano a 1168; ai quali aggiungendo le varie specie, di cui non fu in quello nominato che il genere coll’aggiunta e sue specie, sarà agevole apporsi come l’Orto nostro potesse allora contare almeno duemila piante. Dalla prefazione posta dal Porro al catalogo per lui stampato si fa aperto come il Senato Veneto avesse risoluto d’abbellire l’Orto con ornamenti vaghissimi di statue rappresentanti gli Iddii od i personaggi dell’antichità più eccellenti nella cognizione delle erbe, di fontane e serbatoi d’acqua opportuni non solo ad innaffiarne le piante, sì ancora ad irrigar tutto il Giardino con grandissima facilità; e sopra tutto di fabbricarvi fuori della muraglia che lo circonda intorno intorno stanze o camerette in quella forma che tuttavia si veggono principiate dall’uno e dall’altro lato della porta verso la strada, per dove s’entra in esso Giardino. Le quali stanze et appartamenti haveranno a servire a varie e diverse operationi attenenti alla materia medicinale, come per gratia d ’ esempio a fonderie, distillatorie, et altre si fatte. Et in altra stanza particolarmente a ciò