12 |
Il castello di Marcabò |
|
lasciando Ferrara a Lamberto, che, a sua volta, non vi rimase più di ventisette giorni, a capo de’ quali la cedette al Legato. Costui non fu migliore de’ Polentani e volle crescere il numero de’ tradimenti: entrò coi Bolognesi in Ferrara, dichiarò pontificia la città e mancò per tal modo alle promesse fatte a Francesco. Prese parte a questa guerra e a questi negozi anche Guido Novello? Non è noto e, s’anche vi fu, certamente non v’ebbe parte precipua. La lotta non poteva dirsi ancor finita, perchè i Veneziani erano molto lontani dal cedere. Infatti nel seguente 1309 ricominciò la guerra e i Polentani tornarono contro le milizie venete. Dapprima le vittorie furono incerte e il Legato potè tenere il suo posto in Ferrara che non diede se non più tardi, e in vicariato, a Roberto di Napoli. Le sorti della guerra furono in fine assai favorevoli ai signori da Polenta, i quali vinsero la battaglia del 28 agosto sul Po, tolsero ai Veneziani il castello di Marcamo o Marcabò a’ 2 3 di settembre e lo fecero distruggere. *^ Né da tutto questo soltanto risulta il valore de’ Polentani, in ispecie del fiero Bernardino, ma dal fatto anche che costui, mentre si trovava impegnato contro a’ Veneziani, invase e s’impadronì di Cesena cacciandone il conte di Ghiaggiuolo.^^ Finita la guerra, se ne tornò anzi in quella città che reggeva col titolo di Capitano del Poll Vedi, nei Rer, ital, script, del MURATORI, il Libro del Polistorc (XXIV, 719); Chronicon estense (XV, 364); Vllist, miscella di Bart. DALLE PuGLiOLE (XVIII, 320); Annales casen, (XIV, 1 130-1 132); AnnaL forolèvienses (XXII, 180). Cfr. anche il Pigna, Hist, cll* Principi d^Este^ Venezia, 1572, p. 296; Rossi, Hist, rcpv. 517-21; Carrari, St, di Romagna^ adann.; Spreti, Notizie ^ ecc.. Parte I, 149 ecc. È noto che il Trova e il Balbo sostengono che l’Inferno di Dante era finito nel 1308. II Bartoli
{Della Vita di Dante Alighieri: voi. V, della Storia della Lett, itaL, p. 199) oppone i versi del XIX à^W Inferno d* interpretazione assai discutibile, ne’ quali si fa cenno di Nicolò III degli Orsini e di Bonifazio Vili. Intanto sta a favore dell’opinione del Trova e del Balbo la terzina del XXVIII dell’/«/<fr«^.* Rimembriti di Pier da Medicina se mai tomi a veder io dolce piano che da Vercelli a Marcato dichiua. Evidentemente il poeta non potè scrivere queste parole che prima del 1309, mentre cioè Marcabò esisteva. Distrutto infatti a 23 di settembre, non risorse più, né al luogo rimase il nome. Sarebbe curioso opporre sinché a questo il solito argomento della data della visione dantesca! ^) Annal, ccesen. {Rer, ital. script, ^ XIV, 1131).