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10 | I Polentani occupano Ferrara |
Verranno le pagine drammatiche della storia polentana. Per ora, raccogliendo tutte le notizie che riguardano il nostro Guido, siamo costretti a riassumere per lo più atti notarili. Così, sempre nel 1307, egli fu compreso in certa donazione fatta ai signori da Polenta da Matteo vescovo di Cervia,1 risiedo in consiglio quando si formulò la risposta all’ambasciatore di Chioggia che si lamentava che i Ravennati avessero ospitato alcuni di Comacchio, dai quali il suo comune era stato danneggiato.2
Poco di poi l’azione dei Polentani esce anche da’suoi limiti romagnoli; ma il nome di Guido Novello non è per qualche tempo registrato.
Correva l’anno 1308. Azzo d’Este morendo il primo di gennaio, sulla via d’Abano, lasciava erede Folco nato da Fresco suo figlio naturale, invece di chiamare al dominio di Ferrara alcuno dei propri fratelli. Costoro si ribellarono e ricorsero al papa in Avignone, il quale promise aiuto purché intendessero che la città vivesse sotto la protezione della Chiesa romana! Francesco, fratello d’Azzo, accettò e cercò alleati. Fu allora che Folco, disperando di potersi difendere contro questa lega, ricorse a’ Veneziani e promise loro la città quando gli andassero in aiuto. E i Veneziani accettarono.
Nell’imminenza del conflitto, giunse a Ravenna Arnaldo di Pellagrua, in qualità di Legato del papa, per indurre Lamberto e Bernardino ad aiutare Francesco Estense. I due Polentani convennero al patto che loro fosse dato di guidare l’oste a battaglia e d’assalire Ferrara.
Vinsero per valore o per ingegno? Non è bene assicurato, ma noi aggiungeremo, con messer Ludovico, che n’ebbero lodi «perchè fu il vincer sempre mai laudabil cosa!» Alcuni ritennero che penetrassero in Ferrara la notte del 5 ottobre perchè alcuni cittadini comprati aprirono le porte; altri dicono che i Polentani entrarono valorosa-