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88 l'ombra del passato

spendere. Denari non ne ho: il granone, l’uva, la saggina, lutto quest’anno è scarso e di cattiva qualità. Eppoi ci sono i tributi, da pagare: insomma denari non ne ho.

Povera donnina! a momenti aveva paura di morir di fame, con duemila bottiglie di vino vecchio che ancora possedeva. Adone però non si preoccupava per i denari: egli credeva che si potesse andare a scuola ed anche vivere senza spendere troppo. Per ogni evento, in quei lunghi anni di privazioni e di stenti, egli era riuscito ad accumulare, non sapeva neppure lui come, una forte somma: quaranta soldi. Con quaranta soldi egli era certo di poter viaggiare attraverso il mondo e attraverso la vita.

Intanto s’avvicinava il tempo di andar a scuola. Anche Davide pensava alla partenza. Qualche altra volta Adone aveva avvicinato lo studente ed era stato alla pesca con lui. Davide s’informava sempre se lo avevano ancora bastonato. Ma dopo la partenza del Pirloccia, che era andato in Toscana in cerca di saggine, Adone godeva una certa tranquillità: inoltre era felicissimo al pensiero di poter frequentare le scuole di Viadana. Non si lamentava, quindi, ed era molto allegro. Una sera egli vide molta gente andare in casa del zolfanellajo: v’andarono anche i due gemelli e Sison il cordaio. Pieno di curiosità egli attraversò l’aja, penetrò nel piccolo andito dei suoi vicini, e vide lo studente in piedi davanti al tavolo di noce, nella stanza terrena che serviva anche da cucina. Molti uominî