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80 | l'ombra del passato |
II barcaiuolo strinse le labbra per accennare al ragazzo di star zitto.
Curvo sul bastone che sosteneva la rete, Davide ascoltava i rumori dell’acqua. A un tratto mormorò «c’è, c’è», e tirò su rapidamente la rete che all’ultima luce del crepuscolo scintillò come intessuta di fili d’argento.
— Niente, — disse il bareajuolo. — E questo era un punto buono, corpo!
Solo allora lo studente parve accorgersi di Adone, e gridò con voce stentorea:
— Perchè avete chiacchierato? Il pesce c'era, ma è scappato!
Adone non osò rispondere: ma ad un cenno del barcajuolo scese correndo fino a un punto basso della riva e saltò nella barca.
— Silenzio, — gridò lo studente. — A chi parla dò un ceffone.
Il ragazzo non aveva voglia di chiacchierare. Col suo misterioso involtino fra le mani, stette silenzioso a guardare, e a poco a poco s’interessò tanto della pesca che dimenticò con chi era e perchè era lì.
La barca continuò a sfiorare le coste dell’isola. Il bareajuolo puntava soltanto il remo per tener la lieve imbarcazione lontana dalla sabbia, e appena si trovava in qualche insenatura della riva faceva eseguire una giravolta alla barca, affinchè Davide potesse immergere lentamente la rete nell’acqua.
L’ora era propizia alla pesca: era quasi buio, e un silenzio intenso regnava sul gran fiume an-