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404 | l'ombra del passato |
— E sono venuto! Ma perchè son venuto? Non lo so neppure io! So che dovrei essere felice... e invece piango! Sono uno stupido; mi perdoni! Maddalena, mi lasci parlare; se non le dico tutto ora, non riesco a dirglielo più. Mi pare di morire... e forse morrò, appena l’avrò lasciata. Mi lasci parlare... Senta, senta: io ho mentito, poco fa, quando le dissi che da tanto tempo volevo venire. Non è vero! Io non volevo venire; io sapevo che non dovevo venire. Questo è il castigo. Ma perchè? Perchè? — continuò, disperato, rivolgendo la domanda a sè stesso. — Perchè tutto questo? Sono stato sempre buono, io: da bambino mi hanno maltrattato, mi hanno tradito, mi hanno percosso mentre dormivo. Hanno ucciso la mia forza e la mia volontà. E chi doveva proteggermi m’ha insegnato a piegarmi, a sottomettermi: e così la mia piccola anima s’è deformata, così! Così, così! Me lo lasci dire! E’ rimasta piccola, timida, vile! Io ora non sogno più nulla per me; più nulla, più nulla; non sono capace di prendere il mio bene per non far male agli altri! Ecco che cosa hanno fatto di me! Maddalena, lo capisce ora, lei, lo capisce chi sono io?
— Non parli così! Dio, mi fa male sentirlo parlare così! — disse Maddalena; ma egli prosegui, sempre più eccitato:
— Così! Così! È proprio così! Ora vedo chiaro, davanti a me, al di là di questa cupa ombra mi avvolge! Poco fa mentre l’aspettavo, poi mentre la baciavo e credevo di dover morire per la