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l'ombra del passato 393


Ed egli andò da (Caterina. E conobbe l’angoscia del tradimento. Baciando l’amante pensava all’altra: e il dolore muto e selvaggio di Caterina gli parve mille volte più lieve del suo.

Anche la vecchia lo guardò con occhi mutati, supplichevoli. Quello sguardo, simile allo sguardo di una volpe ferita, gli penetrò fino al cuore, più che tutte le occhiate d’ira e i rimbrotti della vecchia.

Le due donne dovevano aver paura: senza dubbio sapevano tutto; le chiacchiere della sarta, la voce or ora riferita dalla signora Marina; e che egli, nonostante le sue promesse, continuava a girare intorno a Maddalena come l’allodola intorno allo specchietto.

Ma oramai Caterina lo conosceva, come egli non conosceva ancora lei. E sapeva che da lui si otteneva tutto col silenzio e nulla con le parole. Quando si lasciarono, ella piangeva, però, d’un pianto silenzioso e desolato.

Le dieci. Come al richiamo insistente dei dieci rintocchi, la luna s’affaccia sul tetto della chiesa, e illumina i pioppi sfrondati, le cui foglie gialle, sull’erba fredda del prato, sembrano fiori addormentati. La notte è tiepida, sebbene un vento leggero soffi a intervalli, spingendo sul cielo azzurro