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386 l'ombra del passato


Doveva partire fra pochi giorni, e un’idea fissa lo tormentava.

— Quando ritornerò ella non ci sarà più. Non la rivedrò più.

Andò parecchie volte dalla signora Marina, ma non v'incontrò mai Maddalena: scrisse ancora, lunghe lettere disperate; ma quando stava per mandarle si pentiva d’averle scritte e le lacerava, buttandone via i pezzettini, che il vento pietoso disperdeva assieme con le foglie morte!

Un giorno finalmente egli incontrò Maddalena che usciva dalla parrocchia. Era sola, vestita di nero, con una sciarpa di velo nero intorno al capo. Sembrava più piccola e sottile del solito, e il suo viso olivastro, nella vaporosa cornice nera della sciarpa, aveva un’espressione quasi tragica. Egli ricordò la figurina luminosa, in riva al fiume, e gli parve che la colpa del lividore e della magrezza di Maddalena fosse tutta, tutta sua, e non in parte del vestito e del velo nero! La guardò, con un tremito d’amore e di rimorso per tutte le membra. Maddalena si accorse del turbamento di lui, e mentre gli passava rapida davanti gli sorrise. Il suo volto s’illuminò: e così pure l’anima di lui. Egli vagò sull’argine e pei campi fino a tarda notte. Gli pareva d’impazzire di gioia, di dolore, di desiderio.