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310 | l'ombra del passato |
gnina perchè questa si sarebbe fatto mangiar tutto dal fratello. Che potevamo far noi, dimmi? Che dovevamo fare? Ricordi? Pirloccia voleva mettermi in prigione. Chi sa tutto, anche, è Jusfin. Egli era presente quando suo fratello raccontava il fatto. Va da Jusfin, Adone...
- Basta, basta! — egli disse.
E non andò da Jusfin. A che fare? Gli bastava quello che aveva sentito.
⁂
Nei giorni seguenti egli visse triste, come oppresso da un male fisico. Il caldo era soffocante: il cielo, grigiastro all’orizzonte, pareva una vôlta di metallo, e l’aria polverosa diventava irrespirabile. Adone provava un senso d’incubo: gli pareva d’essere improvvisamente invecchiato, vicino a morire, o a diventare cieco e paralitico, il che è peggio ancora!
E un giorno non potè resistere oltre: si rivolse a Davide come il malato al medico che detesta e nel quale tuttavia spera ancora. E in una lunga lettera gli raccontò tutta la sua storia.
«Ma non posso credere a tutto questo — aggiunse. — Non è vero niente. Mi dica lei che non è vero niente: mi dica una sola parola, e tornerò