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288 l'ombra del passato

Quante di loro non restano zitelle? Gli uomini della loro condizione preferiscono restare liberi, andarsene a Parigi, a Montecarlo, o in America, in cerca di miliardi; le ragazze nobili, devono spesso contentarsi di proprietari senza titoli, e qualche volta sposano anche gli industriali venuti su dal nulla, o i professori e persino gl’impiegati!

— Del resto, — egli diceva a sè stesso, — questi qui non fanno poi un buon affare: diventano quasi schiavi, e sono soggetti ai capricci delle loro spose! Ah, quel biondone che deve sposare Maddalena crede di fare un bell’acquisto? Se lo tenga prezioso, allora, quell’oggettino di lusso: se ne accorgerà poi che bell’acquisto ha fatto! Ella non lo amerà, egli è troppo grasso e rosso per lei: ella ama i giovani di vent’anni, fini e sottili come lei; e d’altronde come si può abbracciare con amore un uomo grasso? Povera Maddalena! povera bambina! Il matrimonio dev’essere combinato dalla nonna, da quella vecchia alta e cieca come un palo, che a ottant’anni pretende di camminare e di vestirsi come una fanciulla. Povera Maddalena! Maddalena, cara...

Una voce saliva così, fra la nebbia: una voce lontana e lamentosa. Egli l’ascoltava, e accorgendosi che la voce saliva dal suo cuore ricominciava a darsi dello stupido, del melenso, persino del degenerato!

— Sono come un bambino ili dieci anni! Perchè ella mi ha guardato due o tre volte son diventato uno sciocco! E non può darsi che ella sia