Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
l'ombra del passato | 255 |
— Ma sei matto, di’? Vattene, ti dico, Adone! Adone! Se ci trovano!...
— Se ci trovano? Non siamo sposi? Non siamo uniti per sempre? Non siamo uniti, dimmi? Possiamo sposarci, ora; anche subito, se vuoi! Sì... sì... è tempo! Come sei bella! Cara... cara...
— Lasciami, — ella ripetè con voce tremante.
Egli trasalì.
— Un bacio solo...
La baciò sulla spalla e vibrò tutto. Parve dovesse cadere svenuto. Ella aprì le braccia, smarrita. E si guardarono con occhi pieni di gioja e di angoscia, stringendosi come per sostenersi l’un l’altro sul limite fra il mondo reale e un mondo misterioso verso il quale dovevano volare o precipitare!
⁂
Davide arrivò una settimana dopo e rimase pochi giorni in paese.
Adone gli andò incontro col carrozzino del Pirloccia, fino alla stazione di Casalmaggiore.
— Come sarà? Sarà cambiato? — egli si domandava, frustando il cavallino e facendolo correre all’impazzata.
La luna rossa e obliqua, simile a un viso dal sogghigno sarcastico, saliva in fondo all’argine, sul cielo d’un lilla cinereo: attraverso la polvere