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242 | l'ombra del passato |
non voglio! Questo no... Se tu non vuoi... se tu non vuoi...
Le accarezzò le spalle, le mise una mano sulla testa. Ricordava che da ragazzetto aveva tante volte giurato di essere il protettore di lei: ed ora invece la tormentava, la faceva piangere.
— Taci, taci, — le disse, carezzandole le spalle frementi. — Ne riparleremo quando tu ci avrai pensato bene. Io ti spiegherò... ti convincerò...
Ella sollevò la testa.
— Ho pensato, ho pensato, — disse singhiozzando, e con una certa fierezza. — C’è bisogno di pensarci tanto? Farò quello che vorrai.
— Perchè piangi, allora? — egli domandò meravigliato.
— Perchè sei cattivo, ecco! Perchè non pensi al dispiacere della mia nonna...
— La nonna?... — egli disse come fra sè. — È vecchia.
E siccome egli esitava, Caterina si sollevò; cessò di piangere, e disse con rancore e con tristezza:
— Sì, ella può morire presto. Ma i morti ritornano... i morti vedono tutto, lo sai! Ella non mi perdonerà...
— Dio, tu credi ancora a queste cose! — egli disse, stringendosi le mani desolato.