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PARTE SECONDA.
I.
Inginocchiata sotto la cappa del camino, la vecchia Suppèi soffiava e borbottava, accendendo il fuoco, quando una voce giovanile e ansante la chiamò dalla porta.
— Nonna? E Caterina?
— Ah, sei tu, viscere? E quando sei arrivato? — ella disse, volgendo la testa.
Un bel giovane ben vestito, con un panama da poche lire sui capelli ricci un po’ spioventi, come due grappoli neri, sulle tempia bianche e lisce, guardava dalla porta. Il suo viso curioso, ancora alquanto infantile, era illuminato da due grandi occhi sorridenti.
— Ma dov’è? — egli ripetè con impazienza.
— Verrà subito, eh! È fuori.
— Le vado incontro! — No, mi nascondo: le faccio una sorpresa! — egli disse, attraversando la cucina. Ma mentre stava per entrare nell’attigua cameretta parve ricordarsi di qualche cosa: si volse, guardò la vecchia che s’era alzata ap-