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L'indomani era domenica. Adone andò alla messa cantata, e vide che gli nomini, ritti sulla scalinata della chiesa, guardavano tutti verso il palazzo Dargenti.

Anche dentro la chiesa fresca e luminosa, le donne vestite di celeste, di rosa, di viola, col velo nero appuntato graziosamente sul capo, aspettavano, agitate e curiose. Adone si mise accanto al vecchio barcajuolo, intorno al quale un gruppo di giovanotti scherzava chiamandolo «sior marchese Pigoss». Il vecchio sorrideva, coi piccoli occhi maliziosi rivolti al cancello del parco Dargenti. E finalmente il cancello s’aprì, e riapparvero tre delle figure già vedute la sera prima da Adone. Mancava la signora in paglietta. La bambina era tutta vestita di bianco, con un cappello tremolante, di velo candidissimo: pareva una farfalla. Adone ora potè vederla meglio: e gli parve bruttina, verdolina in viso, con gli occhi cerchiati come quelli di una vecchietta, e i radi capelli castanei sparsi sulle spalle magre. Camminava però in modo grazioso, lievemente, quasi sulla punta dei piedini, calzati di bianco; sì, davvero, pareva una farfallina che volesse spiccare il volo.

Le due signore, invece, camminavano piano, e quella che Adone credeva la marchesa, si dondo-