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l'ombra del passato 159

si va svelti, in carrozza: e poì si sta anche bene, anche se si hanno dispiaceri. Sì, egli ricordava il ritorno da San Giovanni: come si stava bene, nel carrozzino!

Ripensò a Caterina e alla cestaja; gli parve che la signora in paglietta avesse chiamato Caterina la bimba smontata dalla carrozza della marchesa.

Si chiamava Caterina anche quella? Poteva darsi: anche le bambine ricche possono avere il nome delle bambine povere.

— Quella non ruberà le uova, però — considerò Adone. E gli venne da ridere, a quest’idea.

Un gallo cantò: ed il ragazzetto trasalì, e gli parve che anche dentro il suo cuore un gallo cantasse, rispondendo a quell’altro. Sì, doveva essere quasi mezzanotte, ed egli non solo non aveva sonno, ma avrebbe voluto cantare, arrampicarsi su un albero o sui tetti per veder meglio il cielo.

Ma il ritorno del Pirloccia lo trasse dai suoi sogni.

Che fai lì ancora? Ah, vegli, sì? Eh, sì, domani non devi alzarti all’alba, per lavorare: c’è chi lavora per te! Marcia a letto, palandrone! Marcia, o ti chiudo fuori!