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156 l'ombra del passato


Poi avvertiva il ragazzo di non avvicinarsele.

— È una malattia che attacca, quella, sai! Sta lontano da quella donna, caro.

— Ma Caterina, allora? Morrà?

— Speriamo di no! Quella donna, però, bisognerebbe portarla all’ospedale. Dicono che ci son paesi dove i tisici guariscono. Davide sa il nome, di questi paesi. Ma chi può andarci? Il viaggio costa, eh!

— Certo, lui sa il nome di quei paesi! Quando viene glielo domanderemo. Quando viene? Lui conosce la marchesa Pigozzi? E la cameriera di Colorno, la conosce?

Ritornava all’argomento di prima: ma il zolfanellajo non sapeva nulla, e la Müton borbottava parole incomprensibili, oscure minacce, contro i signori che dovevano arrivare.

Cominciarono le vacanze. Il caldo era intenso, ma i campi si mantenevano freschi e nei viottoli crescevano ancora le margherite. Guardando dall’argine, verso il tramonto, si scorgeva come un immenso anello di fuoco che circondava l’orizzonte: il fiume verde e roseo sembrava un lago fra i boschi immobili delle rive, e tutte le cose tacevano, come morte per mancanza d’aria. Verso sera, però, il