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A’ CURIOSI

LETTORI.


II

L principale intento, che hò havuto (Signor lettore) in questa mia Traduzione, non è stat’altro, che di lasciarm’intendere; e per conseguirlo facilmente, mi son’alle volte allontanato dal senso letterale, Spagnuolo, per avvicinarmi più al corrente Italiano: che oltre all’esser ciò, molto conforme a’ precetti d’Horazio nella Poetica: pare à me, che chiunque traducendo desidera, che alla sua fatica li si soggetti agevolmente il gusto, e l’orecchio di chi la legge, sia dalla necessità forzato à non far’altrimenti: poiche, se puntualmente s’havess’à dichiarar la forza del Vocabolo, e dell’istessa frase, ò metafora, si doverebbe quas’ògni libro volgarizzato, chiamar più tosto tradito, che tradotto, essendo che ogni linguaggio hà licenza d’usar alcuni detti, e parole, che ad un’altro, non solo non è concessa, ma assolutamente negata; di maniera che, questa mia ragione mi servirà di discolpa, se cercando la proprietà d’una voce, non la troverai dichiarata con la sua propria significazione. I versi non gl’hò tradotti, perche oltre all’esser difficile à chi non è Poeta; non mi son parsi tanto essentiali alla dichiarazion della prosa, che questa non si sia senz’essi potuta volgarizzare; ma se vor-


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