Caualiero, che iaCmo le cinge del canalio pareti!
feoppiafìfero d’allegrezza 5 ma fouuenendogii il
coniig!io,che gl’haitetia dato ffiofte, del fare l’apparecchio
sì necefsario 3 compera portar feco qualche
quatrinuccio, fi deliberà di tornartene à cafa
per prouederfi di quanto bifognaua 5 & particolarmente
d’vno feudìero, facendo disegno di pigliare
vn contadino Tuo vicino, huomo pouero, & carico
dì famiglia, ma per l’offizio della Canafcria feu*
diente, molto à propofiro, con quefto difegno
fpronò Ronzinante alla volta dei fuo Contado, il
quale conofeendo che andana verfo douc defide»
rana, cominciò à camiaarc con tanta voglia, che
a PP ena pareua, ponefse i piedi in terra * Non era.
ancor’andato troppi palli, che à Doti Chifciocto.gli parue dì fentire vfeire à mano diritta d’vri folto
bofeo, certe voci compailìoneiioii, come dì perIona
che filamentafse, & à fatica l’hebbe vdire 3 che
incontinente difse. Io ringrazio il Cielo, per tante
grazie, che egli mi fa; poiché fi torto mi porge
occafioneda poter fodisfare all’obligo della mia^.
profdlìone, &didoueiopofsa raccorre il fratto
de mici boni detìderij: q nette voci non polsono cffere,
k non di qualche bifognofo,ò bifognofa, che
habbia necefìùà del mio foccorfo, & fauore, &
voltandola briglia, guidò Ronzinante alla volta
di doae gli panie fentirle. Et non era entrato ancor
molto indentro del bofeo, che vedde vna Cauaila.legata ad vna quercia, &ad vn’alrra vn ragazzo,d*
intorno à quindici anni, fpogliaro dal mezzo in
su, che era quello. che gridaua si forte,& non fen*
«a cagione/ perchè va Contadiaotto di buona fta