fubito quiui vhjibro? doue fcrimeua te paglia» <&k
biada, che daua à vetturali» & con vn pezzo ci
candela, che gli portaua vn ragazzo, Se con le due
fopradette Donzelle andò alla ftanza di Don Chifeiotte, & arriuati, Thofte fece inginocchiare il ragazzo, & leggendo nel fuo Manuale (facendo finn
di leggere vna denota orazione Quando fu in-*
fui più bello del leggere, alzò la mano» & gli dette
fopra il collo, vn gran colpo, & doppo quefto,cort
la Aia fteiìa fpada, vna gran piattonata, fempo
mormorando tr^f dentj,ftngendo di recitare vn ora*
zionc. Fatto qaeiìo, dirle à vna di quelle Dame»
che gli cingefte la fpada, il che fece con gran Icftezza, & diferezionc, che non crabifogno di manco
per non feoppiare delle rifaà ogni punto * che ’ fàceuano
le cirimonie j ma le prodezze» che di gii
haueuano viftodclnouel Caualiero s le faceua^
ftare ( come fi dice ) à fegno. Al cignerli la.»
fpada diflfe la buona Signora • Iddio fia quello, che
faccia V.S. Vcnturofo Caualiero, & lo faccia vincitore
nelle Tue liti. Don Chjfciottc volfe faperc il
fuo nome, per fapere à chi di lì auanti rimasieua»»
obligato del fauore riceiiuto > perchè penfaua dar*
gli qualche parte dcll’honorc, che acquiftafic col
valore del fuo braccio. Ella rifpofe humilmcntc i
che fi chiamaua la Tolol’a» & che era figliuola d’vn
ciabattino, naturale di Toledo, & che habitaua-*
nelle Botteghine diSanciobionaia, Se che douunque
ella fi ritrouaflc, lo feruirebbe, & terrebbe-*
fempre, per fuo padrone, &: Signore. Don Ckifeiotte
gli tornò à dircene per amor fuo,dj lì alianti
fi facetfò dare del Don a & fi chiamale Dogna-»