raà coloro, che gli damano addoflb 5 Se cosi per
quello; come anche per quello elicgli diccua l’ho
ite, non gii tirarono più, de egli lafciò ritirare- da*
vna bandai feriti, Se ritornò à vegliare ic lue armo
•con’lamcdefima quiete>& (bffiego di tempre* Noti
•gii piacquero niente a li’hofte, ic burle del O10 hof■pitc*
<3c fi ri/bluette d, abbrcuiare,& di dargli quanto
prima lo /graziato ordine di Cauallerìa» prima
chciucccdefle qualche altra fciagura,6c così appcf■faudotegli» feusò l’infolcnza, che quella gente baf•
fa, haucua vfato foco» tenza che egli fapeflTe eoà-i
ttifluna» ma potcua darfi pace, che baueuanoil pago, che raeritaua il loro ardire. Et gli tornò à ro
plicare, che in quel Cartello non vi era Cappella,
& che quello, che ci reftaua da fare, era li poco,
che no anche occorrerla; che tutta l’importanza di
rimanere armatoCaualliero confi rtcua nella callottolata
> ce nella piattonata» fecondo quello» elio
egli fi ricordarla hauer letto nel Cirirnoniale dell’Ordine, Se che q aedo fi poteua fi» re, fenza fcru*
polo alcuno in mezzo à vn Campo, <3c che gi4 ha*
■ucua complito con lobligo di vegliar Tarme, che
il compiila con due hore fole di veglia, quanto più»
che egli vi era (lato più di quattro. Don Chifciottc
fc lo credette, & gli dille che egli era pronco»& apparecchiato
à lare quanto gli comandaua» & che la
finirle prettamente perchè fé vn’altra volta • faflai*
taflèro & fi vedette armato Caualicro» faccu-a pen*
fiero di non lafciarc la vita à nefluno dei ’Cartellai
fé non à quelli che à lui più piaceflè. 11 Cartellano,
che lenti l’animo di Don Chifciottc cosi rifoltito,
fpijcitaua ( come fi fuol dire ) di paura* #c con* porto
(ubi*