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18 DON CHISCIOTTE

dandolo fiffo, ſenza fapere che farfi, nc che dirgli, & pure attendeua à pregarlo, che ſi rizzaffe,& mai ci fù rimedio : fù finalınente forzato à dirgli, che cra contento di concedergli la grazia , che gli do- mandaua. Io non fperauo manco, dalla magnifi- cenza voſtra ſignor mio, riſpoſe Don Chiſciotte, & così vi dico, che la grazia ch'io v'hò doman- dato , & voi m'haucte per la voſtra liberalità con- ceflo, non è altro , fe non che in tal giorno dido- mane m'hauete à armar Caualiero,& ſtanotte ncl- la Capella di queſto voſtro Cattelloveglierò l'arme, & domane (come ho detto) fi adempirà il mio deſiderio, per poter andare con il decoro che con- uicne , per tutte le quattro parti del mondo, à cer- care le venture; per benefizio de'biſognoſi, come è obligo della Caualleria , & de Caualieri erranti, come lon'io, che non hò il deſiderio ad altro in- | clinato, che à ſomiglianti impreſe. L'hofte, che (come hauiamo detto ) cra volpe vecchia , & che haueua hauuto non so'chc ſentore della pazzia del luo hoſpite , ſe ne fini di chiarire, quando ſentì tali diſcorſi , & per hauer che ridere quella ſera , volſo obedirlo in ogni coſa ; & coſi gli dille, che in tut- tiji (uoi dcfiderij, & doinande, motraua gran pro- denza , & che tale inclinazione era propria d'un Caualier par ſuo,& che di tutto queſto ne daua manifeſto indizio la ſua bella preſenza ; anzi fog. giunſe , chc cgli ancora nella ſua gioucntù s'era da- to à quell'honorato eſercizio , pellegrinando per diuerfe parti del mondo, dando vna ſcorſa à Per- celi di Malaga , all'llole di Riarano, al Compaſſo di Siuiglia all'Azzogheſcio di Segouia, all'Oliueria