fe Don Chiſciotte, perche,comcio credo mi larcb-
be di gran giouamenro. Volle la fortuna, che crème
Venardi, & in tutta l'hoſteria non v'era altro che
certi pezzi d'vn peſcie , che in Caſtiglia chiamano
Abadelčio, in Iralia Merluzzo, in Andaluzia Bac-
cagliao, & altrouc Coradiglio, & Trucciuclar per-
che non vicra alrro pelcic da dargli.Don Chiſciotte
riſpore.Conic ci ſiano di molte Trucciuele, potrāno
feruire in luogo d'vna gtan Truccia ; perche a me
tanto m'è darmi dieci giulij, e mezzo, che una pia-
stra:oltre che potrebbe anco essere, che queste Truc-
ciuele fussero come la vitella che è meglio del bue,
& il capretto, molto meglio del becco ; ma ſia
guclche di parc, porrin mclo adeno,che la fatica, &
il peſo dell'arme, con difficultà li puo loitentare
fcriza il gouerno delle budella. Per amor del free
con gli apparecchiarono alla porra dell'hofteria, &
l'helte gli mefle in tauola, vo pezzo del malrins
& pane nem
ro, & muffaro come le Tucarme; ma quello, ches
hauerebbe à ciaſcheduno daro gran voglia di ride-
re, cra vedere il modo, col quale mangiaua, per-
chc hauendo in capo la celata, & alzata vn poca
la viſiçra", non potcua imboccarlida le, fe vn'al-
tro non glielo daua, & metteua in bocca, &.con
sì vna di quelle Signore fervjua in quello carico;
ma quando vconc il tempo, che volſo bere, non
ci fù rimcdio, oc mai ci ſarebbe ſtara, fel'hoffe,
con la ſua roduftria non hauefle buçaco vna canna,
& vn capo di cila, mcſsogli io bocca, & per l'al-
tro gli mcircua il vino, & tutto quello lo lopm
postaua Don Chiſciotto pazicarumcăte per non ta-
gliare