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16 DON CHISCIOTTE

fe Don Chiſciotte, perche,comcio credo mi larcb- be di gran giouamenro. Volle la fortuna, che crème Venardi, & in tutta l'hoſteria non v'era altro che certi pezzi d'vn peſcie , che in Caſtiglia chiamano Abadelčio, in Iralia Merluzzo, in Andaluzia Bac- cagliao, & altrouc Coradiglio, & Trucciuclar per- che non vicra alrro pelcic da dargli.Don Chiſciotte riſpore.Conic ci ſiano di molte Trucciuele, potrāno feruire in luogo d'vna gtan Truccia ; perche a me tanto m'è darmi dieci giulij, e mezzo, che una pia- stra:oltre che potrebbe anco essere, che queste Truc- ciuele fussero come la vitella che è meglio del bue, & il capretto, molto meglio del becco ; ma ſia guclche di parc, porrin mclo adeno,che la fatica, & il peſo dell'arme, con difficultà li puo loitentare fcriza il gouerno delle budella. Per amor del free con gli apparecchiarono alla porra dell'hofteria, & l'helte gli mefle in tauola, vo pezzo del malrins & pane nem ro, & muffaro come le Tucarme; ma quello, ches hauerebbe à ciaſcheduno daro gran voglia di ride- re, cra vedere il modo, col quale mangiaua, per- chc hauendo in capo la celata, & alzata vn poca la viſiçra", non potcua imboccarlida le, fe vn'al- tro non glielo daua, & metteua in bocca, &.con sì vna di quelle Signore fervjua in quello carico; ma quando vconc il tempo, che volſo bere, non ci fù rimcdio, oc mai ci ſarebbe ſtara, fel'hoffe, con la ſua roduftria non hauefle buçaco vna canna, & vn capo di cila, mcſsogli io bocca, & per l'al- tro gli mcircua il vino, & tutto quello lo lopm postaua Don Chiſciotto pazicarumcăte per non ta- gliare