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fia, la grammatica greca e latina, la geometria o disegno lineare, e infine gli elementi della letteratura e della filosofia. L’architettura, menzionata a parte, sembra che avesse un insegnamento speciale. — Il programma non è poi sì scarso; nè sembra che abbia da invidiare al famoso trivio o quadrivio di altri tempi dappoi, e dobbiamo qualche gratitudine a Diocleziano di aver trovato modo di farcelo conoscere.
L’onorario più elevato fra gli insegnanti era quello dell’oratore e filosofo (sofista): 250 denari al mese per ogni discepolo; il grammatico e il geometra ne aveano 200; il pedagogo, sorvegliante, o maestro inferiore, 50. — L’avvocato per una petizione (in postulatione) potea pretenderne 250, e per una sentenza, 1,000. È il massimo a cui si giunge.
Si può senza rammarico dispensarsi da altri particolari. Crederebbesi a mala pena fin dove si scenda. tassata perfino la frusta del mulattiere, correggia e manico (flagellum mulionicum cum virga), denari 16; e quella del cocchiere (corigia aurigalis), 2.
Un pregio singolare (analogo a quello or ora avvertito per le scuole) va tuttavia unito a quegli aridi elenchi di oggetti col prezzo corrispondente, per ciò che conferiscono alla cognizione delle condizioni economiche proprie dell’epoca. Sono come un inventario della produzione prima, dell’industria, del commercio, dei consumi, del lusso, dello stato del mercato d’allora; e i brevi, ma succosi commenti del Waddington tornano per tale rispetto preziosissimi.
Per esempio, si vede che a quel tempo le vesti di seta erano ormai di un uso generale. Vi erano stoffe di tutta seta (holoserica), e miste con lino a lana (subserica). Vi si indica la seta bianca naturale, la quale era un’importazione della China, e tassata in 1,000 denari la libbra. La seta trasportavasi in mazzuoli, o matasse, metaxa o mataxa, che significa pure la seta greggia, quale si trae dal bozzolo, e che è la voce passata poi nel greco moderno ad indicare la seta in generale.
Alcune volte è fornita occasione a curiosi riscontri di storia economica.
Le molte foggie d’abiti di origine gallica, la caracalla, il sagum, o sajo, la braca, suggeriscono al William Henry Waddington la riflessione che i Galli abbiano fin d’allora esercitato sulle mode del mondo lo stesso impero che oggidì si riconosce ai loro discendenti su quelle dell’Europa. — L’Oriente, e propriamente la Mesopotamia, som-