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46 | blocco — boccia. |
[propriamente “casa di tronchi”]. Tali fortini, dice il Littré, servendo a togliere le comunicazioni d’una piazza assediata, blochhaus e deriv. fr. blocus presero il senso di assedio in cui s’impedisce l’ingresso d’ogni cosa nella piazza. A me sembra però che nel mat. comparendo un vb. blocken ploken mettere in bloch, il fr. bloquer potrebbe anche riflettere quel vb. senza l’intermezzo di blochhaus. Sulla composizione di q. nome e di fr. blocus v. Blocco2. Der.: blocco1.
Blocco1, assedio alla larga (neolog. di q. sec). Deriva con sp. bloquer da vb. bloccare, e corrisponde a fr. blocus. Il nome ebbe gran voga dopochè Napoleone dichiarò il blocco continentale contro l’Inghilterra.
Blocco2, pezzo di legno o di marmo (neolog. di q. sec). Riposa su fr. bloc d’ug. sig. Afr. bloc, ricorrente sin dal sec. 13º, con borg. blô riposava su mat. bloch, o meglio m. bt. blok tronco, masso, ceppo, serratura, congegno che chiude; donde tm. Block ing. block ceppo, masso. Mat. block proveniva da aat. biloh rinchiudente anch’esso i due sensi fondamentali del mat. cioè “ceppo” e “serratura”. Qui, dice il Kluge, s’hanno due radici diverse, che per successive evoluzioni si sono fuse in una forma unica. Pel primo senso da rad. balch(o) trave si ebbe per metatesi bloch poi bloh, donde mat. bloch. Pel secondo il Grimm parte da biloch composto di bi e luckan chiudere [ing. belock = chiudere a chiave] da cui per sincope mat. bloch confusosi quindi coll’altro bloch. Però il tm. Block, fr. bloc e it. conservano solo il primo dei due sensi. Dal senso di “masso, massa” spiegasi la frase «in blocco».
Blu, azzurro turchino (neolog. di q. sec). Riproduce fr. bleu d’ug. sig. che abbiamo visto con biavo riposare su ger. blaw. Quindi blu viene ad essere un doppione di biavo.
Boccia, fiore non ancora aperto, palla di legno, vaso corpacciuto (Crescenzi; Ric. Fior.). Risp.: prov. bossa, fr. bosse, pic. boche d’ug. sig., sp. bocha palla. È doppione