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556 renna — vagone.


Renna, sorta di mammifero del Nord (Spet. Nat., sec. 18º). Con fr. renne, usato prima dal Buffon, riproduce nd. hreinn, sv. ren, ags. hrann d’ug. sig. In t. appare nel composto Renn-thier. L’it. pare procedere immediatamente dal fr. V. Rangifero.

Scaltro, astuto. Procederebbe da ceppo ger. di scalk furbo volpone? La forma skálkr dell’anrd. spiegherebbe l’it.

Scaracchio, sputo. Con afr. racher fr. cracher, prov. escracar, sic. scraccari, procede da ger. anrd. hrâki saliva. Der.: scarcagliare.

Scuderia, stalla riccamente architettata e fornita (Tramater). Nelle lingue sorelle troviamo: fr. écurie (sec. 13º) da * escurie, prov. escuria escura, valac. sure, ungher. tsur, aventi a base bl. scuria skiura: Lex Sal., Lex Alam., Lex Bajuw., Edict. Caroli M. et Calvi, Incmaro di Reims. Il bl. rifletteva aat. scura granaio donde tm. Scheuer, ol. schuur d’ug. sig. Per quanto alcuni vogliano fare dipendere la voce it. da scudiere, io credo ch’essa ancora proceda dal bl. scuria o meglio dalle forme delle lingue sorelle sotto l’influsso però di scudo scudiere, dovuto a falsa interpretazione popolare.

Smessor, coltello (lomb.). Da ger. aat. mezzers, mat. mezzer donde tm. Messer d’ug. sig.

Stip, erta (lomb.). Da ceppo ger. stup ricorrente in ags. steap, ing. steep salire.

Vagone, carro ferroviario (neolog. di q. sec.). Pel tramite di fr. vagon venne da ing. waggon carro, riannettentesi a ger. aat. wagan, mat. tm. wagen d’ug. sig.