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548 arrabattarsi — barzelletta.


Arrabattarsi, affaticarsi strenuamente (Vettori, Allegri, sec. 16º). Forse procedè direttamente da sp. arrebatar rapire, strappare, che pare risalire a ger. arabeitan, got. arbaidian donde tm. arbeiten faticare sforzarsi. Quindi riposerebbe sul ramo got.

Arraffare arfiare, rapire rubare. Da ger. raffen.

Arri, grido che si fa ai giumenti. Con afr. hare haro, vb. harier eccitare, da ger. hare qui, e forse da vb. harên gridare chiamare.

Aschero, voglia viva (dial. tosc. ed emil.). Spetta a ceppo ger. che appare in nd. aeskia desiderare, ags. âscian chiedere, ing. to ask, aat. eisca richiesta.

Baghero, sorta di vettura (dial. tosc.). Con lomb. bagar bagher, tirol. bágherle procedette da ger. wagan wager carro. Dovette entrare mediante i Longobardi. Anche bagatello carro, spetta a q. ceppo.

Baita, capanna (dial. lomb.). Da aat. baitôn donde ing. abode dimorare.

Baldovino asino (antiq.). Con fr. baudouin d’ug. sig. da mat. Baldewin donde tm. Balduin, appellativo dato nella favola all’asino (in fr. anche baudet), per la letizia ch’esso mostra nel ragliare. Ha per base ger. bald ardito lieto. V. Baldo.

Barone. Con fr. baron [afr. ber, accus. baron], prov. bar, sp. varon procede direttamente da bl. baro-nis riposante a sua volta su aat. mat. bar baro uomo, da vb. bëran portare. Mat. barûn, tm. ing. ol. baron hanno per base il fr. Una tale etim. è ormai accettata dai piu chiari filologi. Secondo Waltemath qui si sarebbe verificato il segnente svolgimento logico: ger. bar = portatore-uomo robusto-uomo segnalato.

Barzelletta. Anzichè rannodarlo col Zambaldi a barricella dim. di barra stanga, il che richiede una evoluzione ideologica stranissima, credo più giusto ricondurlo a ger. barzan, aat. mat. barzen contenente l’idea di infu-