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babordo — baccalà. | 21 |
B.
Babordo, parte sinistra della nave guardando da poppa a prua, per opposizione alla destra detta tribordo o stribordo (Stratico, Diz. marin. 1813). Fu introdotto verso la fine del sec. scorso con riproduzione immediata di fr. bâbord, donde anche sp. babor. Questo fr. bâbord, che compare nel sec. 16º, riposava su ol. backboord bt. tm. Backbord ags. baecbord, ing. larboard che vale propriamente “parte posteriore della nave rispetto al pilota che regola il timone”, giacchè back vale “dorso, dietro” [aat. bah, as. m. ol. bak, ags. baec, ing. back], e bord “orlo, sponda”. Il Kiliaen però crede che il primo elemento si rannodi a t. backen cuocere, per allusione all’essere quella parte della nave il luogo del forno e del fuoco. Infine il Littré spiega backbord per “orlo” (bord) del castello d’avanti (back), perchè nelle antiche imbarcazioni del nord, il castello d’avanti era sulla sinistra. Ma francamente questa spiegazione non mi soddisfa, anche perchè non so come back possa significare “d’avanti”.
Baccalà, merluzzo salato dei mari del Nord (Rosa, Sat.; Fagioli). Risp.: venez. piem. bacalà, fr. cabeliau, cabliau cabillaud, vall. cabiawe, namur. cabouan d’ug. sig., sp. bacallaoa, basc. bacailaba. Le forme fr. sono da tutti riportate ad ol. kabeljauw donde sv. kabelio, dan. kabeliau ing. cabillau Le altre insieme a bt. bakkeliau sarebbero anch’esse riproduzioni dell’ol. con inversione di consonanti dovuta ad un ravvicinamento a l. baculus bastone. Ma taluni fra cui Scheler e Kluge, traggono dall’ol. le sole fr.; le altre insieme coll’ol. stesso, cavano direttamente da basc. bacailaba, essendo i Baschi stati sempre segnalati nella pesca. Però in Olanda nel 1350 sorse un partito detto dei Cabelgenses dal nome del pesce cabeljau, e in una carta di Filippo di Fiandra del 1163 sono accennati i cabellauwi ge-