militare, alloggio, fr. héberge auberge alloggio, osteria, prov. alberga alberge alberc, sp. albergo osteria, alloggio, procedette da ger. * haribërg, aat. heribërc “campo militare”, poi anche “attendamento, ospizio”. Di là mat. herbërge, “ricetto per l’esercito”, e più spesso “casa da pernottarvi”, e tm. Herberge osteria, albergo. Altre forme ger. sono: anrd. heribërga accampamento, nd. herberge ospizio, camera: ags. herebeorga accampamento, donde, a. ing. herberowe harbrough herber, ing. harbour albergo, dimora, porto, ol. herbergi fris. dan. herberge d’ug. sig. Il nome ger. è un composto risultante da heer esercito, e bergen coprire, proteggere: quindi vale etimologicamente “luogo che copre l’esercito”. La forma it. evidentemente si svolse da haribërg la cui r si mutò in l per dissimilazione. All’incontro afr. herberge risale ad abfr. heriberga, mentre afr. * arberge, * alberge, fr. auberge, prov. alberga, alberc, arbergar, albergar come l’it. hanno per base diretta ger. heriberga. Però i vb. it. albergare, prov. arbergar, albergar afr. albergier herbergier fr. hérbergier possono secondo il Mackel essersi svolti dal sost. rom., ovvero avere riprodotto immediatamente il vb. ger. heribergón. Ad ogni modo l’imprestito è molto antico, e dovuto all’influenza dei costumi militari dei Germani invasori. Il D’Arbois de Iubainville Rom. I, 140 stabilisce questa serie di forme pel nome ger. in sè: charioberga, chariberga, heriberga, arberga. Il ch franco all’epoca merovigia è l’equivalente dell’h delle altre lingue ger., e perciò non essendo esso stato conservato neppure dal francese, vuol dire che alberga del pari che arban fu preso solo al tempo dei Carlovingi, quando il ch ger. avea perduto già il suo valore di gutturale, e forse i Franchi furono il veicolo per la introduzione del nome in tutto il campo neol. E difatti in Francia ebbe esso la maggiore diffusione, attestata anche dalla molteplicità delle forme che ivi presenta, senza contare che nell’afr. il nome conserva anche il signif. originale di