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306 | magona — magone. |
mahamium «mahamium dicitur ossis cuiuslibet fractio vel testae aut capitis incussio, vel per abrasionem cutis attenuatio», e dal fatto che nelle forme fr. si riconosce un h aspirata, non soffrendo qui questa lettera alcuna contrazione; il Diez propone un aat. man-hamjan, mutilare l’uomo, composto di formazione analoga a quella di aat. manslago, uccisore degli uomini. Il Mackel ritiene che aat. * hamian abbia per sè molta verosimiglianza; giacchè il mat. hemmen per la forma e aat. hamal, mutilato, ham, malato (donde tm. Hammel, castrato) pel signif. indicano che un aat. * hamian, mutilare, dev’essere esistito. Questa è dunque una parola di etim. ger. probabilissima. Deriv.: Magagna-re-to.
Magona, ferriera, luogo dove si lavora e si serba; luogo d’abbondanza ferro (Luca Martini, rim.; Buonarroti). Credo che questo nome sia etimologicamente la stessa cosa che il seguente, cioè magone, e che provenga perciò da aat. mago, stomaco, ventriglio, tm. Magen; il quale nome ger. secondo alcuni conterebbe, l’idea generale di “ciò che contiene, lavora qualche cosa”. La magona sarebbe adunque stata detta così per similitudine. Avevo bell’e scritto questo articolo quando mi capitò sott’occhio il Mussafia che deriva anch’egli q. parola da magone. V. la nota a Magone. Deriv.: magon-cina-iere.
Magone, gozzo, ventriglio degli uccelli, dolore, crepacuore (dial. modenese). Anche questa è un’etim. ger. ravvisata primieramente dal Muratori. La parola ha per base l’aat. mago, stomaco, ventricolo, ventriglio dei polli, donde mat. m. bt. mage, tm. Magen, d’ug. sig. L’ol. è maag, ags. maga, m. ing. mawe, ing. maw, stomaco, gozzo, anrd. mage, dan. mawe, stomaco. Il got. * maga, manca. Per la storia primitiva del vocab. ger. mancano, secondo il Kluge p. 244, dati sicuri. Lo Schade p. 583 asserisce che aat. mago si è formato da vb. aat. magan, tm. mögen, “valere, potere”, e che perciò significa “il potente, l’avente capacità di potenza”, e ciò per la lavorazione e digestione