anrd. humall d’ug. sig., cosa confermata dal fatto che il primo ad usare una tal voce mlt. fu il tedesco Adelardo, e dalla considerazione che trattandosi di un frutto adoperato molto nella fabbrica della birra, è verosimile venisse all’Europa meridionale dalla settentrionale, che è la patria della birra. Ed in effetto la parola denotante “luppolo” è antichissima nelle lingue ger., ed è da una delle sue forme che noi sosteniamo essere deriv. la voce romanza. L’aat. presenta hopho hopfo, il mat. hophe hopfe, donde tm. Hopfen, luppolo, vb. hopfen, conciar la birra co’ luppoli. Le forme del bt. sono: m. bt. hoppe, bt. hoppen, ol. hoppe, m. ing. hoppe, ing. hop [vb. to hop, conciare la birra co’ luppoli]. Da queste forme bt. si svolse il mlt. hupa hubalus, da cui a. vall. hubillon, e fr. houbelon houblon, luppolo. Da tutto questo, oltre all’antichità, emerge la grande diffusione e varietà di forme del nome ger., il quale per conseguenza è da riguardarsi come la sorgente anche delle voci romanze. Lo Helm sostiene che it. luppolo sia la forma ol. hoppe coll’aggiunta dell’articolo agglutinato. Non mi pare giusto per due ragioni. Primieramente per l’oscuramento che avrebbe sofferto l’o in u, mentre è più facile il caso contrario; poi perchè ciò non ispiega per niente la desinenza olo assunta dall’it. Io credo invece che it. luppolo sia il mlt. hubalus, svoltosi da hupa, forma latinizzata quest’ultima di m. bt., m. ing. ol. hoppe. Da hubalus è ovvio il passaggio a luppolo coll’agglutinazione dell’articolo. E credo che hubalus sia il fondamento immediato anche di fr. houblon; e così sarebbe distrutta anche l’obbiezione mossa dal Diez al Grandgagnage. Quest’ultimo da ol. hoppe traeva a. vall. hubillon, e da quest’ultimo fr. houblon. Il Diez opponeva che fr. houblon presuppone un * houbelon, perchè la contrazione da houbillon presenterebbe una durezza insopportabile. Il Diez credeva difficile la originazione di fr. houblon anche da m. ol. hommel, anrd. humall; perchè da queste due forme