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introduzione. | xv |
basso tedesco. L’epoca di questo travasamento francese corre a un dipresso dal 1100 al 1300, quando appunto la Francia esercitò una notevole influenza politica e letteraria sull’Italia colle due lingue d’oil e d’oc. Tale passaggio di voci germaniche pel tramite francese continuò, benchè meno intensamente e sensibilmente, anche più tardi, e riprese nuovo vigore nel secolo 17º quando la Francia acquista la preponderanza politica in Europa, e la sua lingua diventa universale. Ma questa volta, oltre a voci normanne e anglosassoni, essa ne trasmette anche di quelle tolte di fresco in prestito dal tm., e dai diversi dialetti del basso tedesco. Se non che nel corso dei secoli 16º, 17º e 18º questi ultimi dialetti, segnatamente quelli de’ Paesi Bassi, agiscono talvolta anche direttamente, e qui la quistione si fa intricatissima; poichè a cagione dell’incrociamento di lingue e dialetti basso-tedeschi da una parte, lingue e dialetti neolatini dall’altra, spesso non è possibile seguire il cammino percorso da certi vocaboli venuti indubbiamente da fonte germanica, e giungere a conchiusioni sicure. Ad ogni modo è certo che accanto ai gruppi già indicati del germanico primitivo, del gotico, franco, dei tre stadii dell’alto tedesco, abbiamo il basso tedesco colle sue divisioni di normanno, anglosassone, olandese, fiammingo che entrarono il più delle volte mediante il francese nelle sue tre età. Sarebbe in verità desiderabile il potere chiarire perfettamente questo punto intralciatissimo; ma intanto a me pare bene il fare, se non altro, un primo tentativo.
Per la distinzione fra i vocaboli dell’alto e basso tedesco, oltre ai caratteri fonetici proprii dei due