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galante — galoppare. 169


giungere che τα καλά è frase insolita nel gr. sia classico che medioevale; la seconda perchè gl’Italiani non rendono mai il doppio l gr. con un l solo. L’arb. chalaa h, vestito orrevole, proposto anch’esso, è inverosimile.

Galante, gentile, grazioso, civile, leggiadro; ora “grazioso colle donne, zerbino, drudo” (Ariosto, Firenzuola). Questo agg., coi corrispondenti sp. galante, gaìan, galano, fr. galant, afr. galand, si è formato da gala. Da principio avrebbe significato “che si dà al piacere”; quindi “che cerca di piacere”. Dal composto galantuomo appare che l’agg. dovette significare anche “probo, onesto”. Nell’ ing. assunse anche il senso di “ardito, coraggioso” [a gallant officer = bravo ufficiale]. Tanto in it. quanto in fr. appare nella scrittura solo nel sec. XVI; e non è inverosimile che sia di coniazione fr., dove la radice gal-er ebbe amplissimo svolgimento (v. Gala). Un’etim. dal l. valens, valente, è impossibile sia per senso che per forma. Il tm. galant è anch’esso d’orig. francese. Deriv.: galante-ggiare-mente-ria, galantina; galantuomo.

Gallone, tessuto d’oro, d’argento o di seta; sorta di nastro. (Segni Al., Mem. Viagg., sec. XVIII). È nome venuto verosimilmente dal fr. galon, formatosi da galonner “ornare la testa con fili metallici”; donde anche sp. galon. La tarda comparsa e la sua forma stessa non lasciano supporre che siasi formato da gala, e che da questo sia poi venuto il fr., come vorrebbero alcuni. Deriv.: gallon-ajo-are-cino.

Galoppare, gualoppare, passo del cavallo fra il trotto e il correre (Pulci, Morg.; Ariosto)1. La etim. proposta dal Salmasio e dal Vossio, dal gr. καλπάν, καλπάζειν, trottare, mediante la infissione d’un o, oggi è generalmente abbandonata, perchè il gruppo gr. λπ, massime data la sua posizione intervocale, non è di quelli che ri-



  1. Le forme sorelle sono fr. galoper, prov. galaupar, sp. galoper.