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introduzione. xiii

minciata intorno al 400 quella che fu detta la Volkerwanderung o migrazione dei popoli, i Goti dominatori d’Italia dal 488 al 553, dovettero necessariamente lasciare qualche traccia anche nella nostra lingua; e il carattere fonetico di certe parole italiane (ad es. banda, scaglia, tregua ecc.), perfettamente uguale alla forma ch’esse presentavano nell’idioma di quell’antichissimo fra i popoli germanici, congiunto ad alcune circostanze storiche e locali, mette fuori di dubbio la provenienza di esse parole dagli Ostrogoti. Ecco dunque due primi gruppi diversi: quello del germanico primitivo1 e quello del gotico. Verso il 600 avviene la Lautverschiebung che divide il germanico in due rami o dialetti principali alto e basso tedesco. Tutti e due influiscono sull’italiano; ma il primo in proporzioni di gran lunga maggiori e quasi sempre direttamente; laddove l’altro quasi sempre indirettamente, cioè col mezzo nel più dei casi della Francia e della sua lingua e solo più tardi. Alla signoria dei Goti seguì poco appresso la invasione e dominazione dei Longobardi, al cui influsso, come già s’è detto, va attribuita l’importazione del grosso dei vocaboli germanici della lingua e quello pur anche de’ dialetti dell’Italia settentrionale. In conseguenza questo gruppo maestro spetta al ramo dell’antico alto tedesco, da cui il dialetto longobardo differisce ben poco. Abbattuto il dominio di quel popolo, i susseguenti padroni d’Italia, Franchi, Borgognoni e Tedeschi, e più il crescente commercio intellettuale e materiale stabilitosi specialmente per



  1. Così chiamavasi il germanico prima della Lautverschiebung