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xii introduzione.


Altro punto non meno importante del tempo e con esso strettamente connettentesi, è la determinazione del popolo germanico e quindi del dialetto da cui la parola procedette immediatamente. Il Kluge in un suo dotto articolo1 asserisce riuscire difficile e spesso impossibile il potere attribuire con certezza l’importazione di un vocabolo germanico a questo od a quel popolo invasore, il riferirlo a questo o a quel dialetto, sia per la scarsezza o mancanza di documenti scritti presso quei popoli, sia per la poca differenza fra i dialetti quando non era ancora avvenuta era avvenuta da poco la seconda Lautverschiebung cioè la differenziazione consonantica del germanico, sia finalmente per la facilità con cui una stessa voce poteva passare dall’una all’altra di quelle genti. Nonostante questa difficoltà, che è certamente grave, io spero d’avere portato un po’ di luce anche in questa parte, sopratutto per ciò che risguarda i gruppi di parole provenienti dal medio e dal nuovo alto tedesco; e il mio Prospetto in fine del volume, che è il primo tentativo del genere, potrà essere giudicato incompiuto ed in qualche caso speciale anche discutibile, ma complessivamente credo che sia conforme a verità. E per scendere un po’ ai particolari e mostrare quale criterio mi abbia servito di guida in questo punto, per me è evidente che le parole germaniche entrate già nel latino sotto l’Impero e anteriormente alle invasioni, erano state introdotte per lo più dai soldati germani arrolati nelle legioni romane. Co-



  1. Romanen und Germanen in ihren Wechselbeziehungen, nel Grundriss d. roman. Philol. del Gröber, I, 383 sgg.