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folla — folle. 145


Folla, gran moltitudine di gente stipata (Segneri, Lippi). La tarda comparsa di questa voce nell’it. ci conduce a supporla venuta dal fr. foule oppure dallo sp. folla d’ug. signif. [vb. sp. holler, fr. fouler]. Lo sp. poi e il fr. si fanno comunemente derivare dal vb. l. da cui si formò fullo-onis, follatore, e it. follare, calcare, pestare; a quel modo che da calcare si svolse calca nello stesso senso di folla. Ora, senza negare la molta verisimiglianza di quest’etim. proposta dal Diez, è lecito domandare se le voci romanze non potrebbero essere derivate dal ger. che ci presenta le forme got. fullô, pienezza, abbandonanza, aat. follâ, fulli, vullâ, mat. volle, ags. fyllo, anrd. fylli, tm. Fülle, piena, copia, ed anche “moltitudine”. A me pare che la perfetta uguaglianza delle forme, e la molta vicinanza dei signif., rendano assai probabile questa etim. ger. a cui, ch’io sappia, finora nessuno ha pensato. A tutti questi nomi si riannodano: vb. got. fulljan, as. fulljan, fullôn, aat. fulljan, fullen, mat. vüllen, tm. füllen, riempire; ags. fyllan, anrd. fylla, dan. fylde; che hanno a fondamento l’agg. got. fulls, aat. fol [tm. voll, ing. full, ol. vol] pieno, le cui relazioni colle altre lingue idg. si vedranno sotto la parola Folle. Qui basti il dire che il t. Fülle spetta alla stessa rad. del t. Volk, popolo, e del l. plenus, pieno. Deriv.: affolla-mento-re; affollatamente, sfollare.

Folle, stolto insensato (Tavol. Rit.; Brunetto). A questo agg. [fr. fol, fou, a. sp. prov. fol, ing. fool] si assegna da tutti per etim. il bl. follus; ma variano poi i pareri sull’origine prima di quest’ultimo. I più lo fan venire dal bl. follere, muoversi qua e là, formatosi da follis, soffietto, “ciò che va e viene”; e si fondano sull’idea di ballottamento propria dell’antico vb. fr. foler, folier; donde folletto (fuoco folletto = a “fuoco che gira”, analogamente alla denominazione t. Irrlicht = luce errante). Altri, pur tenendosi a questa etim., partono dall’idea di “gonfiatura”. Ma sono state proposte anche due deriv. ger., la più ve-


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