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introduzione. xi

mezzo dei Longobardi1, e quindi dalla fine del V secolo a quella del VI; ma è anche indubitato che un numero considerevole non appartiene a quell’epoca. Un gruppo, certamente non grande, era penetrato qualche tempo prima, sia durante l’Impero Romano, sia durante il dominio dei primi invasori. Finito il periodo delle emigrazioni, due altri nuclei notevoli ci si fanno innanzi: quello venuto nel tardo medio-evo che corrisponde pressappoco all’epoca del medio alto tedesco, e quello entrato nell’evo moderno, corrispondente esso pure ad una fase della lingua tedesca, cioè al nuovo alto tedesco. Lo stabilire, almeno approssimativamente, il tempo della introduzione del vocabolo è stato uno degli obbiettivi propostimi nel mio lavoro. Ho dunque procurato di determinare, per quanto m’era possibile, se esso debba riferirsi al periodo anteriore alle invasioni (1º sec.-400), se a quello delle invasioni (400-700), a quello dell’antico alto tedesco (600-1100), del medio alto tedesco (1100-1500), o del tedesco moderno (1500-1900). Per le voci di quest’ultimo la cosa è piuttosto facile, e generalmente non torna difficile neppure per quelle del medio alto tedesco: difficilissima all’incontro riesce per quelle di data anteriore al 1000. Perciò se per le età successive è non di rado possibile fissare anche il secolo, per le precedenti bisogna contentarsi di delimitazioni più larghe e più vaghe.



  1. «Ohne Zweifel sind die italiänische Worte germanischen Ursprungs in ihrer Mehrzahl langobardischen Ursprungs», Carl Meyer, Sprache und Sprachdenkmäler der Langobarden, Paderborn 1877, p. 6.