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civetta — cling. | 91 |
dar di ciuffo (Sacchetti, nov. 168) che significano “prender per una estremità”, sembrerebbero piuttosto accennare ad un’origine da zopf. Alla voce Battuffolo c’è una chiamata a Ciuffo; ma ora rimandiamo a Toppo. Deriv.: ciuffetto, ciuffolo, ciuffolotto, ciuffare, acciuffare. Il dial. lom. ha zuff, il prov. chuf.
Civetta [ciovetta, ant.], sorta d’uccello notturno (Crescenzi, Sacchetti). Procedette immediatamente dall’afr. chouette d’ug. sig.; il qual chouette era dim. di choe, prov. cau, gufo, barbagianni. Forme dialettali fr. sono: vall. ciovice, pic. cave, cawan, ang. chouan [nel Berry chavant], prov. chavana, bret. kaouan, mlt. cavani [gloss. oxford. cavanna]. Nel fr. c’è anche chat-kuant, gatto-gridante; dove è chiaro che il popolo ha chiamato così la civetta, perchè ha interpretato erroneamente quel chouan. Forme parallele sono prov. caucala, fr. choucas, chouc. Lo sp. ha chova, choya, l’ing. chowgh. Tutte le forme rom. riposano sull’aat. chuvue, gazza, mulacchia (gloss. lat. ted. Hammerer, 1290), cauha, uccello (Lex Alamann. 99, 13), mat. chouh, gufo. Questa parola avendo denotato uccelli diversi, doveva da principio essere forse un’onomatopea imitante un verso d’uccelli assai generico; il che è confermato dall’ol. che kauw, cornacchia, e dall’ing. kaw, gracchiare. Il tm. Kauz, dal mat. kûtze, kûtz, non pare foneticamente affine al mat. chouh, aat. cauha, chuvue, benchè sia d’ug. sig. Crediamo s’ingannasse il Muratori quando trasse il nome di civetta dal verso ciù, donde prima sarebbe venuto ciuvetta, e poi civetta. Non è la civetta, l’assiuolo che emette quel verso. Dal fatto che la civetta serve di richiamo per altri uccelli, si spiega il significato di molti nomi svoltisi daquella di esso uccello applicati alle donne. Deriv.: civettaggine, civettare, civetteria. civettina-o, civettio-smo, civettuola, civettone; accivettare-ire.
Cling, clang, locuzione interiettiva onomatopeica derivata dal t. klingen, ol. klinken, [aat. chlanc, mat. klanc,