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l’edera | 79 |
ce lo siamo fatto noi. Anche la gamba me la son rotta io...
— E ve l’ha rotta Dio? Se non andavate alla guerra...
Ma tosto prete Virdis s’interruppe, e comprese che la sua visita poteva giudicarsi inutile: non solo inutile, ma anche dannosa.
— Alla guerra! alla guerra! — gridava il vecchio, agitandosi tutto, ansante, tremante, incosciente. — Ah! ah! ah! Tutto potete rinfacciarmi, ma non questo! Alla guerra! Sicuro, alla guerra... ci sono andato... perchè mi ha mandato il re... perchè alla guerra vanno tutti gli uomini forti, gli uomini di coscienza... E io, io... sono andato, e andrei ancora, io... e La Marmora... e Bellaclava... e la medaglia, eccola, specchiatevi... qui... la medaglia... specchiatevi...
La sua voce rabbiosa s’affievolì, le sue parole finirono in un rantolo.
— È finita! Prete Virdis non può dire davvero d’essere un uomo furbo! — pensò Annesa dietro l’uscio. Fin da principio ella aveva capito che ziu Zua deviava il discorso e provocava il prete, inducendolo a parlar male, per non lasciargli modo di spiegare il motivo della sua visita. Ma compare Virdis era andato anche troppo oltre, e aveva colpito troppo sul vivo il suo vecchio amico: Annesa ora lo sentiva muoversi e sbuffare, incapace di rimediare al mal fatto, ed anche lei stringeva i denti, arrabbiata più contro di lui che contro ziu Zua.