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che dovresti soffrire?... E immagini che io possa permetterlo?

con pietà.

Annesa.

Più soffrirò, e più proficua sarà per me la penitenza... Lasciami andare... e perdonami.

Paulu.

No!... Non ti perdono!

irritandosi.

Tu dici: «Poichè la giustizia umana si è sbagliata, voglio castigarmi da me»...

Annesa afferma col capo.

Ah, lo chiami castigo, tu, lasciare questa casa... e dimenticare?... Ti sbagli, Anna... Il castigo è di rimanere qui... Tu lo capisci... e perciò vuoi fuggire!

Annesa

con amarezza, disperata.

Ah! come sei ingiusto! Oh, perchè sono tornata?

Paulu.

Perchè dovevi tornare!... Il colpevole ritorna sempre sul luogo del delitto!

Annesa rabbrividisce, e indietreggia per fuggire: — Paulu,



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