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SCENA PRIMA.

Zio Zua, Annesa.

All’alzar della tela, la scena appare vagamente illuminata dagli ultimi chiarori di un luminoso crepuscolo estivo. - Le porte e la finestra sono aperte, e gli sfondi appajono rischiarati da una vivace luminosità rossastra. — La cucina è più illuminata dello stanzone. — Zio Zua è seduto sul tettuccio, con le spalle appoggiate a un mucchio di cuscini rivestiti di cotonina a quadretti bianchi e rossi. — A un tratto, buffi di fumo invadono La stanza: — è Annesa, che accende il fuoco nella cucina.

Zio Zua

colpito da un accesso violento di tosse e asma.


Annesa!... Annesa!... Il fumo mi soffoca!

Annesa si affaccia alla porta, lo guarda con astio, e rientra in cucina.


Annesa!... Figlia del diavolo, dammi almeno una goccia d’acqua!... Soffoco!


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